Be Capatoast

E' probabile che questo nome, Jeff Bezos, vi dica poco o nulla; e se invece vi dicessimo Amazon?
Ebbene Jeff Bezos è il fondatore e presidente di Amazon.com, in pratica l'uomo più ricco del mondo, oltre ad essere proprietario del giornale «The Washington Post».
Riavvolgiamo però un attimo il nastro e vediamo come Bezos sia passato dal prendersi cura di un ranch alla creazione dell'enorme mondo digitale firmato Amazon.

 

Il coraggio della svolta

La famiglia materna di Jeff Bezos viveva in Texas e, nel passaggio delle varie generazioni, acquisì un ranch di 101 km quadrati. Il nonno di Jeff trascorreva molto tempo con suo nipote e gli affidava una serie innumerevole di compiti all'interno del ranch. Nel corso di questi anni fu evidente il talento del giovane per la manualità e la meccanica: si pensi che da bambino cercò anche di smontare la propria culla con un cacciavite.
A scuola Jeff sembra molto portato per le materie scientifiche e sperimentali: costruisce una sveglia per allontanare i suoi fratelli dalla stanza e conservare così i suoi spazi, trasforma il garage dei genitori in un laboratorio per i suoi studi.
In età più adulta si trasferisce con la famiglia in Florida dove frequenta le scuole superiori e successivamente il corso "Student Training Program Science".
Dopo la laurea a Princeton inizia il suo lavoro a Wall Street nel settore informatico, non sapeva però che, quattro anni più tardi, dopo aver lasciato il suo lavoro ben retribuito, avrebbe partorito proprio nel garage di casa il progetto che l'avrebbe reso l'uomo più ricco del mondo, ovvero Amazon.com.
La scelta del nome non fu casuale e gli causò insonnia per diverse notti: voleva per la sua azienda un nome che iniziasse per A, in modo che la facesse comparire al primo posto nei vari elenchi.
E sfogliando un'enciclopedia trovò Amazon, nome di uno dei fiumi più vasti al mondo.

 

 

Il rischio diventa un'opportunità

Jeff Bezos rischia e decide di dedicarsi al nascente, quanto sconosciuto, mondo dell'e-commerce: apre l’ufficio della sua nuova società nel suo garage dove, insieme a pochi dipendenti, inizia a sviluppare il software. Il resto è storia.
Amazon inizialmente doveva essere una piattaforma attraverso cui si vendevano libri in tutto il mondo: il piano aziendale prevedeva 5 anni di perdite. E Bezos mise in ballo i suoi risparmi e quelli dei suoi genitori per la fase di startup: 300mila dollari.
Poi alcuni investitori decisero di crederci ugualmente, i primi utili arrivarono solo nel 2001, ma intanto la bolla di Internet era scoppiata, e Amazon iniziava a crescere senza limiti
L'approdo in Borsa è avvenuto nel 1997. Due anni dopo, Amazon contava già oltre duemila impiegati (oggi dà lavoro a 566 mila persone) e aveva oltrepassato i confini europei.
Intanto la libreria on line senza scaffali più grande del mondo iniziava a vendere CD, film, software, dispositivi elettronici di consumo, videogame, giocattoli e utensili per la casa.
Nel 2009 il lancio del primo Kindle, nel 2013 la rivelazione di un'iniziativa sperimentale «Amazon Prime Air», che utilizza droni per i servizi di consegna forniti ai clienti.
Per arrivare ai nostri giorni, in particolar modo quelli che seguono il Black Friday, la giornata che sancisce letteralmente l’inizio dello shopping natalizio sfrenato: Amazon è ancor di più sulla cresta dell'onda grazie alle sue incredibili promozioni dedicate a questo fatidico giorno.
Ad oggi Jeff Bezos, grazie alla sua “capatosta”, al coraggio di uscire dalla propria comfort zone e di credere nelle proprie ambizioni, seppur con un briciolo di incoscienza, è divenuto l'uomo più ricco del mondo.

SCRITTO DA

Valentina
Content Writer

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