Be Capatoast

La fuga

Non aveva nulla con sé quando è scappato dal suo Paese, se non la voglia di una vita migliore: Ismail Drammeh, nato il 5 giugno 1998 a Mabally Koto, in Gambia, fugge dalla sua terra a soli 15 anni lasciando madre e fratelli, in cerca di una speranza.

Il grande sogno: l'Italia.

Per poter raggiungere l'Italia, Ismail Drammeh ha attraversato ben cinque stati, quasi esclusivamente con l'ausilio delle sue gambe, lavorando nei campi e guadagnando quel minimo per poter continuare il suo viaggio.
Ismail ha attraversato il deserto a piedi, senza cibo né acqua.
Lungo il percorso ha visto la guerra in Libia, ha incontrato gente buona e cattiva, è stato arrestato tre volte perchè privo di documenti ed è stato ferito ad una gamba: ma ha tenuto duro, è andato avanti e non si è perso d'animo, tenendo sempre presente il suo obiettivo, l'Italia.
Per due volte ha racimolato fondi per salire su un barcone: la prima volta ha perso soldi e passaggio, ma la seconda ce l'ha fatta.
E' salito su un gommone insieme ad altre 110 persone in cerca di speranza, ha visto morire adulti e bambini, ha bevuto acqua di mare per sete e disperazione, ma dopo 5 cinque giorni, esausto, è finalmente arrivato a Palermo.

Una nuova vita

Ismail Drammeh è accolto a Palermo, inizia a studiare l'italiano e nel frattempo calca le passerelle più importanti della Sicilia.
Come racconta lo stesso Ismail, la carriera da modello è iniziata fortuitamente, quando alcuni amici lo hanno messo in contatto con l'organizzazione di una sfilata a Cerda, in provincia di Palermo, ove ha conosciuto l'art director Luca Lo Bosco, che ne ha riconosciuto subito le potenzialità.
Nel giro di poco tempo Ismail è diventato il testimonial di importanti brand nazionali di abbigliamento e accessori, e già si sta concretizzando davanti a lui il promettente futuro in una delle agenzie più rinomate di Milano.
Ismail Drammeh, dopo aver affrontato un duro viaggio di ben due anni e aver perso per molto tempo le tracce della sua famiglia che lo riteneva ormai morto, finalmente potrà inviare belle notizie a casa e le foto di lui in passerella. “I miei genitori hanno preso bene la carriera di modello. Mia sorella quando mi ha visto anche lei voleva fare la modella. Ma io le ho sconsigliato di intraprendere il viaggio pericoloso che ho fatto io. Quello che mi ha spinto ad andare avanti a fare sacrifici a non mollare mai, non montarmi mai la testa e avere sempre i piedi a terra. Se non si fanno sacrifici non si va avanti. Solo così posso avere un futuro migliore»
La “capatosta” di Ismael l'ha portato ad essere l'uomo che è oggi, ricco di progetti e ambizione: “Voglio arrivare alle grandi passerelle per dimostrare che la bellezza vince su tutto, anche sul razzismo. Non avevo nulla con me quando sono scappato dal mio Paese. Ora faccio il modello. E soprattutto ho deciso di continuare a studiare!”

SCRITTO DA

Valentina
Content Writer

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