Be Capatoast
L'incredibile storia di Oprah Winfrey: da donna emarginata ad anchorwoman di successo.
Tutti conosciamo Oprah Winfrey oggi: opinion leader, conduttrice, attrice, la “regina di tutti i media” secondo la stampa statunitense.
Pensate che la Winfrey sostenendo Obama come candidato nella campagna del 2007, ha influenzato gli elettori per ben 1 milione di voti, strappati quindi a Hillary Clinton.
Eppure la scalata al successo non è stata affatto semplice tra le discriminazioni per la sua classe sociale di appartenenza, per il colore della sua pelle, fino agli abusi e al maltrattamento in famiglia.
Eh no, Oprah non sarebbe certamente la donna che è oggi, così speciale e allo stesso tempo “una di noi”, se non avesse avuto una grande, grandissima "capatoast".
Una strada in salita
Oprah nasce in una famiglia modesta, figlia di un minatore e di una casalinga che si sono lasciati poco dopo la sua nascita.
I primi sei anni di vita li trascorre nella fattoria della nonna in Mississipi, stato in cui vigeva una durissima segregazione razziale.
Non può permettersi vestiti nuovi e alla moda, né tantomeno giocattoli: gli insetti erano i suoi animali domestici.
A soli 14 anni Oprah a causa di abusi sessuali subiti da parenti e amici di famiglia, resta incinta ed abortisce non sentendo alcun legame con quel bambino, ma con una buona dose di sensi di colpa. Una vita che sembrava segnata da un destino infausto, in cui ha pensato persino al suicidio, fino a quando, quella povera ragazzetta piena di ambizioni, si trasferisce in Tennessee dal padre, inizia il college e a 19 anni è la più giovane donna afroamericana a condurre un telegiornale a Nashville.
Negli anni '80 arriva la vera svolta: a 30 anni compiuti, Oprah inizia a condurre un talk show su un canale locale di Chicago che nel giro di un mese diventa il più seguito di tutta la città. Due anni dopo il programma prese il nome di “Oprah Winfrey Show “e iniziò ad essere trasmesso in tutto il paese.
Mentre la vita professionale di Oprah Winfrey è costellata di successi, quella privata è affollata da amori sbagliati, spesso violenti che l'hanno rifiutata per il solo colore della sua pelle.
Oprah: una di noi
Il successo di Oprah Winfrey, nonostante le mille avversità incontrate nel corso della sua vita è da ricondurre a più elementi. Di sicuro la sua "capatoast", il suo non arrendersi mai, né di fronte alla sua condizione sociale, né al cospetto della sua famiglia che mai l'ha supportata. Il suo programma, salotto ambitissimo delle celebrities americana, è una sorta di terapia di gruppo: attraverso le confessioni dei suoi ospiti e la sua personale esperienza, Oprah dispensa consigli su come affrontare e combattere i propri demoni. Anche il suo rapporto conflittuale con gli uomini e quello con il suo corpo imperfetto, (basti pensare che agli inizi del suo show si è presentata sul palco con un carrello contenente trenta chili di grasso animale, volti a dimostrare la quantità di peso che aveva perso grazie a una dieta durissima fatta di soli cibi liquidi), rendono Oprah una di noi. Una donna vera che ha fatto della sua imperfezione un'arma vincente, che parla dei suoi fallimenti solo come mezzo per migliorarsi: la dimostrazione che non importa da dove vieni o quello che è successo nel tuo passato, importa solo dove stai andando.
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