Non siamo gatti è vero e non possiamo godere di sette vite, ma alcuni di noi, talvolta, ne hanno a disposizione due: una è quella che conduciamo normalmente e l'altra inizia dove la prima, per qualche motivo, subisce una sorta di rottura e spesso si tratta di una vera e propria rinascita.
E' il caso di Marta Valente e della sua seconda chance di vita, dopo le 23 ore trascorse sotto le macerie del terremoto de L'Aquila.

Giu
La seconda vita di Marta Valente



La scossa che ha cambiato tutto
Il 6 aprile 2009 alle 3.32 del mattino lo scorrere tranquillo della vita di Marta cambia, prende un'altra strada e resta sepolto per ben 23 ore sotto le macerie della palazzina in cui si trovava a L'Aquila.
All'epoca Marta Valente era una studentessa fuori sede, oggi è una donna di 34 anni, ottimista, positiva e piena di vita.
Adesso vive a Teramo, sua città d'origine, è ingegnere gestionale e nel tempo libero fa la coach motivazionale, perchè dopo la sua esperienza il suo desiderio è quello di aiutare gli altri a superare paure, momenti difficili e avversità.
Pensate che nonostante tutto quello che ha vissuto, Marta non ha mai ottenuto la condizione di terremotata giacchè risiedeva al di fuori della zona del cratere. Questo per la sua famiglia ha voluto dire sostenere una spesa di più di 100.000 euro tra interventi chirurgici, fisioterapia, cure e spese varie.
Nessuna delle vittime del terremoto nelle sue stesse condizioni, ha ricevuto alcun tipo di sostegno: nonostante questa incuria da parte delle istituzioni, Marta, a distanza di 10 anni, si è laureata a L'Aquila nel 2010, è tornata a camminare nonostante le previsioni infauste e ad avere una vita ricca e piena come quella precedente al terremoto.

Una nuova felicità
Il segreto di Marta Valente è che per riprendersi la sua vita, ha scelto di non avere paura della vita stessa. Perchè incute molta ansia il solo pensiero che la nostra esistenza possa stravolgersi da un momento all'altro, figuriamoci poi quando questo pensiero si materializza in qualche frazione di secondo. Marta aveva 24 anni nel 2009, la sua era una vita fatta di studio, amici, risate al bar, progetti di viaggi e all'improvviso il buio.
La forza di Marta Valente, la sua “capatoast” ha fatto sì che da quel cumulo di macerie che l'hanno seppellita, si edificassero le basi della sua nuova felicità fatta di una nuova consapevolezza.
Perchè sulla propria pelle ha imparato che una via d'uscita c'è sempre: dopo 102 giorni di ricovero e centinaia di ore di riabilitazione fisica per tornare a camminare, Marta ce l'ha fatta e ora, ancor più di prima, il suo percorso è guidato sopratutto dal cuore.
Ha ricominiciato dalla voglia di vivere, dalla motivazione, perchè sì il terremoto è una forza devastante della natura, ma è la stessa che è dentro ognuno di noi, siamo noi a decidere come utilizzarla.
CHE NE PENSI? LASCIA UN COMMENTO!