Dici Starbucks e pensi ad Howard Schultz! La vita di Schultz non è stata florida e spensierata, oggi sicuramente è uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti ma la sua infanzia lo ha visto protagonista di periodi difficili dove ha vissuto sulla propria pelle l’esperienza della povertà.

Ago
Storia dell’uomo di Starbucks



Dalla povertà alla ricchezza
Figlio della classe operaia americana, Howard Schultz è cresciuto nelle case popolari di Brooklyn e in seguito ad un incidente che ha immobilizzato il padre, autista di camion senza assicurazione sanitaria, la famiglia non ha percepito reddito per qualche tempo e Schultz, per vivere, ha iniziato a fare diversi lavori per aiutare la famiglia e pagarsi gli studi universitari. Entra alla Northern Michigan University grazie a una borsa di studio conquistata per meriti sportivi e dopo la laurea, a 22 anni, trascorre un anno in un hotel sulle montagne del Michigan in attesa dell’ispirazione su cosa fare del suo futuro e alla fine la svolta: Schultz inizia a lavorare per Hammarplast, una società di prodotti per la casa di proprietà di un’azienda svedese di cui diventerà vice presidente e general manager alla guida del team di venditori.
La svolta decisiva!
Lavorando per Hammarplast Schultz ha conosciuto il mondo si Starbucks che in pochissimo tempo ha catturato la sua attenzione. Un anno più tardi, diventa direttore marketing e retail della società e in Schultz nasce il desiderio di replicare il format delle caffetterie Starbucks, in qualcosa di simile. Non ricevendo l’appoggio dei proprietari, Schultz decide di perseguire l’idea in proprio con l’insegna “Il Giornale che nell’agosto del 1987 acquisisce le caffetterie Starbucks per 3,8 milioni di dollari e Schultz ne diventa ceo. Cinque anni più tardi, con una catena di 165 caffetterie, Starbucks sbarca a Wall Street e chiude l’anno con un giro d’affari da 93 milioni di dollari. In pochi anni, anche il resto del mondo viene catturato dalla medesima passione: entro il 2000, Starbucks conta oltre 3.500 locali e un giro d’affari da 2,2 miliardi di dollari. Attualmente, le caffetterie sono oltre 22mila distribuite in 65 Paesi e il fatturato si attesta su 16 miliardi di dollari.
Dopo il successo ...
Schultz nonostante la sua ascesa sociale e la ricchezza acquisita nel tempo non ha mai dimenticato le sue radici. Oggi, umilmente si è rapporta ai suoi dipendenti varando un programma per pagare loro il college e, memore dell’incidente di cui è stato vittima il padre, offre a tutti i lavoratori, compresi quelli part time, una copertura sanitaria completa e stock option. Se Schultz ha avuto così tanto successo è solo grazie alla sua capatoast nel perseguire il suo obiettivo senza mai guardarsi indietro, nonostante le difficoltà della vita. Ha saputo perseverare e combattere per il suo sogno diventando uno degli imprenditori più di successo del mondo!

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