LA BIRRA CHE SALVA IL C*LO, A BREVE IN TOASTERIA
Arriva in tutte le toasterie Capatoast, la rivoluzionaria Capatoast by Biova Project, la birra che salva il c*lo.
L'originale prodotto brandizzato Capatoast arricchisce la proposta della prima catena di toasterie in Italia che ha trasformato l’idea di toast in un prodotto di qualità. Protagonista di questo nuovo step propulsivo della più ampia cornice strategica “Mettiamo il turbo”, sarà la sezione beverage del nostro ricco menù. Dal 2 giugno sarà possibile stappare e degustare, insieme ad uno dei nostri inimitabili toast, un’ottima lattina di birra artigianale chiara, dal sapore leggermente fruttato, caratterizzata da una originale nota di sale sul finale regalata proprio dal pane per toast con cui viene realizzata.
La nuova Capatoast by Biova Project è una birra dal sapore squisitamente Made in Italy, frutto della fortunata partnership con Biova Project, giovane start up torinese che dal 2019 opera per rivoluzionare l’idea di sostenibilità alimentare. Fondato sui principi dell'economia circolare, questo vincente progetto di upcycling riesce a dare una seconda opportunità al pane invenduto della giornata, altrimenti destinato allo smaltimento. Proprio dai "culetti" di pane, le estremità dei filoni utilizzati per realizzare i nostri toast, nasce la Capatoast by Biova Project: una birra tenace e anticonformista, una vera capatosta che condivide la nostra determinazione nel diffondere valori importanti del nostro brand:
“Siamo felici di comunicare questa nuova partnership, che rappresenta per Capatoast l’occasione unica per confermare importanti valori, quali l’attenzione per il cibo e il rispetto per l’ambiente. Siamo inoltre entusiasti di poter collaborare con una realtà italiana la cui mission è rivolta allo sviluppo di idee fortemente innovative, in grado di impattare il benessere dell’intero pianeta.”
Antonio Primerano, Head of Marketing & Product Manager Capatoast
PERCHE’ UNA NUOVA BIONDA ARTIGIANALE "CAPATATOAST"?
Vogliamo rafforzare ulteriormente la presenza del nostro brand, con una birra bionda e artigianale che porta il nostro nome e si fa portavoce del nostro rifiuto dello spreco di cibo. Trasformare il surplus di prodotti food and beverage in alternative di valore, è un obiettivo reale e possibile.
Grazie a Biova Project abbiamo scoperto che con 150 kg di pane invenduto si possono realizzare ben 2.500 litri di birra artigianale. Questa scoperta ci ha subito fatto interrogare su come poter essere parte di quello che viene definito un vero e proprio “movimento di transizione alimentare”. La risposta a questa domanda è la collaborazione con l’azienda piemontese che si occuperà del recupero del pane non utilizzato nelle nostre toasterie e della sua trasformazione in una ricetta esclusiva, messa a punto da mastri birrai di grande esperienza.
“Noi di Biova Project siamo molto contenti di aver attivato il nostro servizio di recupero anche con Capatoast. Le estremità dei filoni per fare i toast sono un nuovo tipo di surplus, che non avevamo ancora affrontato. Un surplus dovuto alla lavorazione del prodotto, più che ad un eccesso produttivo. È quindi stato molto bello dare una seconda vita a quei ‘culetti di pane’ che altrimenti non sarebbero stati utilizzati. Mi fa pensare che contro lo spreco alimentare si possa ancora fare tantissimo”.
Franco Dipietro, fondatore e CEO di Biova Project
La Capatoast by Biova Project è una birra chiara e leggera, da gustare in ogni momento della giornata, perfetta per gli amanti della birra artigianale. È il nostro modo per ricordare che per combattere lo spreco, ci vuole la capatosta.
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